Ciao! Mi chiamo Eleonora Ticozzi, ho 29 anni, sono nata a Milano e cresciuta nella ridente Brianza. A volte mi capita di pensare che forse avrei dovuto studiare Economia all’Università, considerato il mio ruolo attuale di Sales Account presso il team di Prelios Valuations.
Sicuramente mi piace molto il mio lavoro, ma ho questo difetto: quello di non accontentarmi mai e pensare sempre a come poter approfondire ulteriormente i concetti alla base delle attività che svolgo quotidianamente, a come performare meglio per raggiungere obiettivi sempre più sfidanti. L’ho chiamato difetto, ma forse è una qualità? Forse è giusto pretendere sempre di più da se stessi, anche se questo ci impedisce di goderci dove siamo?
Partendo dal principio: il mio percorso non è di quelli lineari e coerenti come quelli in cui ogni giorno mi imbatto su LinkedIn; ho frequentato il liceo linguistico, ma non ho proseguito con gli studi in quella direzione perché pensavo di poter portare avanti la mia passione per le lingue in parallelo e trasformarla in un valore aggiunto nell’ambito della mia futura professione. Ho quindi scelto la facoltà di Giurisprudenza all’Università Bicocca, perchè il diritto mi affascinava e, pur non sentendo di appartenere ad ambienti di lavoro come quelli tipici delle professioni forensi, ho pensato che la laurea in legge avrebbe aperto molte strade oltre al classico sbocco dell’avvocatura.
Subito dopo la laurea ho deciso di partire per Parigi per vivere un’esperienza all’estero e imparare il francese. Volevo vivere un’esperienza internazionale che arricchisse il mio bagaglio culturale. Così ho deciso di salire su quell’aereo.
Ci sarei dovuta rimanere solo qualche mese, ma poi ho inaspettatamente ricevuto una proposta di lavoro nel cuore della Ville Lumière, quindi… come potevo mai andarmene? Sono rimasta per due anni, due anni di grande crescita, facendo il mio ingresso nel mondo del lavoro in un ambiente dinamico, dapprima in una startup di carattere tecnologico dove seguivo il mercato italiano, e successivamente in uno studio legale italo-francese. Lì ho imparato perfettamente il francese e l’inglese. E ho vissuto per la prima volta da sola in una città splendida, conoscendo persone che mi hanno arricchita professionalmente e umanamente.
Rientrata a Milano nell’estate del 2018, sono stata subito assunta da Prelios Valuations nel luglio dello stesso anno. Sono nel Gruppo da ormai quasi due anni e mezzo; all’inizio mi occupavo della gestione delle gare a cui la società partecipava per l’aggiudicazione di contratti nell’ambito del suo core business: le valutazioni immobiliari per la concessione di mutui da parte delle banche e nell’ambito delle due diligence sui Non Performing Loans.
Pur non avendo profonde conoscenze né di banking né di real estate, ho trovato questi due mondi estremamente interessanti. Ho iniziato a informarmi leggendo articoli e libri specialistici, cercando sempre di individuare nuovi ambiti da approfondire per accrescere le mie conoscenze.
Ho trovato sin da subito un ambiente di lavoro costruttivo e responsabilizzante, dove ogni punto di vista è importante; grazie ai miei colleghi non ho avuto difficoltà ad ambientarmi e a sentirmi parte di un gruppo unito. Pur in un così breve lasso di tempo, Prelios mi ha offerto la possibilità di cambiare la mia operatività quotidiana. Da poco più di un anno, infatti, mi occupo di vendita dei servizi di Risk Management Solutions alle principali banche italiane e a intermediari finanziari. Il rapporto con il cliente è per me fondamentale e la varietà degli incarichi che seguo rende dinamica la mia giornata; in primis perché i servizi che offriamo seguono tutto il ciclo di vita degli immobili e, in secondo luogo, perché ci posizioniamo al crocevia fra l’industry bancaria e quella immobiliare, seguendo spesso ambiti di grande attualità, trattando con interlocutori altamente qualificati.
Uno degli aspetti che trovo sicuramente più stimolante nel mio lavoro è l’intersezione con l’innovazione tecnologica, in relazione ad ambiti quali l’intelligenza artificiale e i big data, profondamente interconnessi con i servizi che offro nella mia quotidianità.
Si parla molto oggi di Proptech – crasi tra “property” e “technology” – e Valuations la realizza da diversi anni con la piattaforma Premium, servizio che è in grado di offrire numerosi vantaggi lungo l’intera filiera del credito per le banche. Grazie alla suite di opportunità che proponiamo, ho modo di assistere a tutte le fasi del ciclo di vita del credito: origination, monitoraggio e operazioni di de-risking su crediti deteriorati, nell’ambito delle quali Premium permette un’analisi completa e rapida di grandi quantità di immobili su portafogli in cessione.
Spesso mi sono trovata davanti a sfide completamente nuove, ma è proprio questa la parte che più mi piace del mio lavoro e mi porta a dare il massimo, nonostante molte volte ci si senta sotto pressione.
Purtroppo, proprio dopo pochi mesi dal mio ingresso nel nuovo team di lavoro, è iniziata l’emergenza sanitaria relativa al Covid-19. All’avanguardia nell’adozione dello smart working, Prelios ha da subito consentito di lavorare da casa: opportunità di cui tutti potevamo già avvalerci per 1-2 giorni alla settimana, ben prima della pandemia, ma di cui non avevo quasi mai usufruito. Infatti, oltre ad avere un carattere estroverso, trovo che il tempo trascorso in ufficio sia fondamentale per la crescita di un professionista, specialmente nei primi anni di esperienza, per poter assorbire tutte le conoscenze possibili, discutere e scambiare opinioni con colleghi e responsabili.
Solo dopo qualche mese ho realizzato che proprio nel periodo del primo lockdown, dopo lo shock iniziale di ritrovarsi catapultati in un mondo in cui le interazioni erano interamente virtuali, sono riuscita a fare uno scatto di autonomia non indifferente. Del resto, ogni situazione presenta dei risvolti vantaggiosi e probabilmente il fatto di non poter interagire direttamente con il mio team ha accelerato la mia capacità di prendere decisioni e gestire autonomamente il lavoro e le nuove sfide che si presentavano. È stato davvero importante in quel periodo realizzare di essere parte di un’azienda all’avanguardia nel people management, che ha saputo creare in tutti noi dipendenti una sensazione di sicurezza in un momento tanto complicato quanto incerto.
Per tornare a noi, avrei potuto studiare economia, è vero. Ma sarei ugualmente partita per Parigi? Mi sarei comunque candidata a quella posizione in Valuations, per la quale era richiesta una laurea in legge? In fin dei conti, forse, ci sono momenti in cui è necessario prendere delle decisioni importanti per incanalare il proprio futuro su binari precisi. E altri in cui invece la scelta giusta è seguire il corso degli eventi per continuare a disegnarlo.